mercoledì 11 febbraio 2009

PROVINO PROTAGONISTA #5

(Ambiente apparentemente soft che in realtà cova il desiderio di andare nel suo liceo con una semiautomatica e uccidere tutti i suoi compagni ambienti)


Candidato: «Salve, è permesso?»

Scrittore: «Ormai è permesso tutto, prego si accomodi. Cosa mi ha portato?»

Candidato: «Recito un pezzo dal popolare lungometraggio “Il Padrino” di Francis Ford Coppola»

Scrittore: «Sentiamo…»

Candidato: «Io credo nell'America. L'America fece la mia fortuna. E io crescivo mia figghia comu n'americana, e ci detti libertà, ma ci insegnai pure a non disonorare la famiglia. Idda aveva un boyfriend non italiano, se 'nnia o cinema insieme tornava a casa tardi e io non protestavo. Due mesi fa lui l'invitò in machina con n'avutro amico suo. Le fecero bere Whisky e poi cercarono di approfittarsi di lei. Lei resistette, l'onore lo mantenne. E iddi la pestarono, come n'animale. Quann'arrivai n'ospedale a so' faccia faceva paura. A mascidda era rutta. L'aveano cosuta cu' filo di ferro. Nemmeno chiancere poteva tanto era o' male. Io chiancivi, povera figghia. Idda era a luce di l'occhi miei. Bellissima era! E ora nun sarà mai chiù bedda come prima... mi deve scusare.. andai alla polizia da buon americano. I due furono pigghiati e processati. U' giudice li condannò ma non aveano precedenti e ci dettero la condizionale: sospensione della pena. Li fecero uscire nello stesso giorno! Io restai dentro quell'aula come un fesso. E chiddi bastardi mi ridevano in faccia. Allora dissi a mia moglie, per la giustizia dobbiamo andare da Don Corleone.»

Scrittore: «Ma…ma è stato incredibile. Bellissimo. Assolutamente…assolutamente magnifico. Mi faccia indovinare…Actor Studio?»

Candidato: «Quasi, sono un capofamiglia»

Scrittore: «Le faremo sapere»

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