mercoledì 1 aprile 2009

MERCOLEDI’ A TEATRO #6

CI STIAMO SIMPATICISSIMI

(Commedia d’amicizia e innamoramenti in quel della vecchia Yorke)


Rossano, giovine archeologo, incontra la gentile Rachele bella venditrice di vestiti al mercato del paese. Egli si invaghisce a tal punto di quella dolce dama da chiedere aiuto ai suoi più stretti amici, il primo Cenderlo, a sua volta infatuato della bella Monique, sorella di Rossano appena giunta da Parigi, l’altro, Giovanni, bel e semplice sciupa femmine di Messina. E se il primo si rivela cinico e chiuso verso il gentil sesso, lo secondo, invece, spensierato come l’età vorrebbe, ma altrettanto avventato nei suoi consigli.

Dall’altra parte anche la bella Rachele ha compagne fidate a cui rivolgersi per distillare da menti altrui altrui pensiero amoroso per usarlo a proprio diletto. Esse sono la sopracitata Monique, con la quale stringe subito un rapporto di forte intesa femminile e la stravagante Feba, creatura bizzarra ed affascinante, chierica pagana e genuina ragazza di campagna.

Come finirà? Rossano riuscirà a comunicare il suo dolce e segreto amore alla bella Rachele prima che essa se ne fugga oltre Manica sulla sua carrozza?

C’è tempo anche per una buffa sottotrama amorosa, fra Cenderlo e Monique, che, pur rimbottandosi con salacia e rivolgendosi, sovente, divertiti disprezzamenti, scopriranno, sotto la cenere, ardere la fiamma della passione e il fuoco dell’amore.



A-MATRICIANA

(Dramma d’avventura e fantasia anch’esso ambientato in quel della vecchia Yorke)


Nuovo è un giovane di bell’aspetto e cosce robuste che, in città, è parimenti conosciuto come sguattero di bottega e furfantello di quartiere.

In un giorno piovoso riceve la curiosa visita di Morfeo, ingannatore di professione e mago saltimbanco, egli spacciandosi per il dio del sonno di cui porta il nome, cerca di ingannare il nostro e, somministratogli una droga incapacitante, lo tramortisce, rubandogli ogni avere. Il vero dio del sonno, veduto il perpetrarsi dell’astuta malignità, decide di intervenire. Incarnatosi nel Morfeo ladro e bugeratore, fa compiere al giovine Nuovo, un viaggio fantastico oltre le dimensioni umane. Ivi, rivela al nostro, come il sogno non sia altro che la reale realtà, mentre ciò che si vive nella veglia, sia pia illusione creata da malvagio demiurgo e antica divinità romana chiamato l’Amatriciano. In questo mondo di sogno, rispondente al nome di Zione, il povero giovine si scontrerà con i tremendi serventi della terribile forza oscura, su tutti spicca il terribile bravaccio teutonico che risponde al nome di Signor Smittheston.

C’è spazio anche per l’amore. Il cuore di Nuovo, infatti, prende subito a palpitare per la bella e guerriera Trinità, dolce fanciulla che si vedrà soccorsa, in più dun’occasione dal nostro.

Come finirà? Riuscirà il giovane Nuovo a salvare il regno di Zione. Un’opera drammatica e travolgente che segna un nuovo inizio per il genere cibernetico-discarsaqualità.


Scrittore: «Belli né?»

Ipsen: «A me sembrano rispettivamente Friends e Matrix»

Scrittore: «La magia del teatro»

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