martedì 7 aprile 2009

GLI IDIOTI DI SAN PIETROBURGO #16

(Combattimento mortale fra il Permalosissimo Georgo e il più che discretamente pappamolla Ipsen)


Ipsen: «Mi sa che sto vincendo! Nessuno credeva in me! Nessuno pensava avrei potuto trionfare contro la brutalità senza pari del mio avversario, ma ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! Ne sono uscito vincitore! E senza neppure riportare particolari danni se si esclude questa pioggerella rossa che mi cola dalla testa su tutta la faccia. Ahahaha bella pioggerellina! Bella pioggerellina! Ahahahaha!»

Ipotenusa (distante): «Ipsen! Ipsen svegliati!»

Ipsen: «Ahahahaha pioggereblahahahahablahahaha»

Ipotenusa: «Ipsen! Sei vivo!»

Ipsen: «Ashabisto! Ashabisto! Tushibativavi mesho!»

Voce: «Parla la lingua del demonio! La lingua del demonio! Oppure lo spagnolo…da qui non riesco a capire…»

Ipotenusa: «Padre! Per favore! Sta male!»

Ipsen: «Pathre?»

Ipotenusa: «Sì, padre, Ipsen, padre O’Malley. Avevamo pensato al peggio…»

Ipsen: «Quanto peggio?»

Ipotenusa: «Abbastanza»

Ipsen (guardandosi intorno): «…questo spiega perché sono steso in una bara…ehi! Tu! Smettila di tirarmi badilate di terra in faccia!

Becchino: «Scusa»

Ipsen: «Chi è questo Padre O’Malley?»

Ipotenusa: «Il prete che officiava il funerale»

Ipsen: «Ah…e perché ha un nome irlandese?»

Scrittore: «Tutti i preti che officiano funerali sono irlandesi, non importa in che parte del mondo ci troviamo»

Ipsen: «Capisco»

Il Portatore di Brutte Notizie (sghignazzando): «C’è mancato poco eh?»

Ipsen: «Sempre tu! Perché mi tormenti?»

Il Portatore di Brutte Notizie: «Ehi, ciccio! Non sei il centro della mia esistenza! Ho altri hobby!» (rivolto ad una donna in preghiera accanto ad una lapide) «Signoraaaa! Ha presente che suo figlio avrebbe dovuto venire a prenderla alle sette? Ecco, non verrà. Adesso, con calma, le spiego il perché…»

Ipotenusa: «Grazie al cielo sei salvo!»

Ipsen: «Quanto è durato l’incontro?»

Ipotenusa: «Tutto l’incontro?»

Ipsen: «Sì»

Ipotenusa: «Dall’inizio alla fine?»

Ipsen: «Sì»

Ipotenusa: «Fino a quando sei svenuto?»

Ipsen: «Sì»

Ipotenusa: «Nove secondi»

Ipsen: «Ah»

Ipotenusa: «Ma…ma…potrei sbagliarmi! Potrei avere contato male! Potrebbero essere dodici!»

Ipsen: «Addirittura!»

Acheio: «L’incontro va disputato nuovamente!»

Ipotenusa: «Acheio! Ma sei senza cuore?! Hai visto come ha ridotto Ipsen quell’energumeno? Lo vuoi fare ammazzare sul serio questa volta?»

Acheio: «Non mi importa, le regole sono regole e dicono che questo è un incontro all’ultimo sangue»

Il Portatore di Brutte Notizie: «Quindi o muore lui…oppure…»

Ipsen: «Ho capito! Vattene!»

Il Portatore di Brutte Notizie (rivolto ad un passante): «Signoreeee! Ha presente quel cane a cui è tanto affezionato...»

Ipotenusa: «Acheio! Ti prego! Ti supplico! Cerca un po’ di umanità in te! Cerca un barlume di pietà!»

Acheio: «Pietà, hai ragione…molto bene, questa volta potrà combattere vestito…»

Ipsen: «…fantastico, il mio intestino irritabile te ne è grato..»

Acheio: «…e scegliere l’arma che ritiene più consona per risolvere la contesa. Avrai a disposizione: la spada, il bastone, la scure o il gioco degli scacchi…»

Ipsen (ottimista): «Dove non ha potuto la forza bruta potrà l’intelligenza! Scelgo il gioco degli scacchi!»

(Cinque minuti dopo)

Ipsen (steso nella bara, sanguinante): «…e lui mi fa: “Cavallo in G6” e poi è diventato tutto buio…tutto buio…»

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