IPOTENUSA MURPHY #1
(Ipotenusa Murphy, diventata misteriosamente il personaggio femminile di Ipsen, si adatta con sorprendente facilità)
Ipsen: «Che diavolo state facendo?»
Ipotenusa: «Una seduta»
Ipsen: «Una seduta di cosa?»
Ipotenusa: «Una terapia di gruppo»
Ipsen: «Una terapia di gruppo?»
Ipotenusa: «Aspetta. Provo più lentamente. Fai finta per un secondo di guardare il movimento delle mie labbra e non quello delle mie tette. Terapia. Di. Gruppo»
Ipsen: «Ma…perché?»
Ipotenusa: «Perché?! Perché, caro il mio “Vivo nella vita vera” Ipsen, caro il mio “Torno a casa la sera” Ipsen, caro il mio “Gioco a Dungeons and Dragons con mamma” Ipsen, caro il mio…»
Ipsen: «Ho capito! Sono uno sfigato! Continua…»
Ipotenusa: «Perché mentre tu te ne puoi uscire dalla mente dello Scrittore quando vuoi, questi poveri cristi non godono dello stesso privilegio. E il fatto che tu bazzichi da queste parti ha fatto in modo che loro si rendessero conto di cosa si stavano perdendo»
Ipsen: «Ad esempio?»
Ipotenusa: «Ad esempio?! Ad esempio la vita! Ad esempio i profumi, i rumori, il traffico, le città, il sole, i gelati. Quelli veri non quelli immaginati. Il sesso! Vivono in un ambiente maschile a causa di quel triste misogino che li ha creati e adesso sono come bambini, iniziano a farsi le prime domande…»
Ipsen: «Oh gesù…e come hai risolto?»
Ipotenusa: «Gli ho dato delle riviste»
Ipsen: «Audace»
Ipotenusa: «Di giardinaggio»
Ipsen: «Ah»
Acheio: «Signorina Murphy, il rastrello professionale a venticinque denti di pagina sedici mi turba»
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