giovedì 28 maggio 2009

PATTINI E DEMONI #17

(Dopo un lungo inseguimento che non vi mostriamo i nostri giungono presso la Tour Eiffel, luogo dove i destini di tutti sembrano incrociarsi verso il destino finale. Per l’inseguimento fate mente locale e ripigliate quello di Bourne Identity, piazzateci un tandem al posto della mini e attori validi al posto di…beh…praticamente tutti gli attori del film…)


Ipotenusa: «Perché la Tour Eiffel è stranamente deserta? Voglio dire…non è affollata notte e giorno da folle di idioti che cercano di fare i romantici fotografandosi banalmente col telefonino? Come se questo potesse bastare a renderli interessanti agli occhi del partner...hai appena buttato il cellulare nella Senna?»

Acheio: «Quale cellulare? Ad ogni buon conto, non devi temere Ipotenusa, la spiegazione è semplice e a portata di mano. Sono tutti a Pamplonà»

Ipotenusa: «Pamplona?»

Acheio: «No! Pamplonà!»

Ipotenusa: «Sei sicuro?»

Acheio: «Sì! A vedere i tori!»

Ipotenusa: «Credevo che Pamplona fosse in Spagna…»

Acheio: «E’ quello che credono tutti. Infatti si è scoperto che mentre tutti aspettavano i tori in Spagna, loro se ne stavano bel belli a Pamplonà a brucare l’erba e ingravidare le vacche. Poi quando hanno scoperto che il posto era sbagliato tutti si sono trasferiti qui e così la corsa dei tori è diventata una manifestazione tipica francese»

Ipotenusa: «Che idiozia! Fronteggiare un toro per dimostrare che cosa? Che si è veri uomini. Patetici molluschi e imbecilli scavezzacollo ecco quello che sono…»

(Muggito oltre il parapetto, tonfo sordo nelle acque della Senna)

Ipotenusa: «Hai appena…»

Acheio: «No»

(Pedalando lentamente, dalla strada, in tandem, arrivano sfiancati Lucifer Valentine, Ipsen e Permalosissimo Monaco)

Acheio: «Era ora!»

Lucifer Valentine: «Eh! Il signorino qua ha voluto prendersi il gelato…»

Ipsen: «Sto per essere sacrificato agli dei del curling avrò diritto ad un ultimo pasto!»

Lucifer Valentine: «Sì, ma non hai il diritto di trascinarci per tutta la città perché non trovi il gusto che piace a te!»

Ipsen: «Scicchettosa Amarena è solo per i vincenti!»

Lucifer Valentine: «E per gli omosessuali repressi»

(Contemporaneamente dall’altra parte della città)

Omosessuale Stereotipato: «Uuuhm…Schicchettosa Amarena, cosa farei senza di te…impazzirei…io…io…» (qualcosa viene gettato oltre il parapetto. Tonfo nelle acque della Senna) «…io…uhm…io…mi stavo masturbando! Sì! Come gli uomini! Mi stavo masturbando su…uhm…su Obi Casa…su queste intelaiature per mensole, perché è questo che fanno gli uomini veri!»

(Di nuovo alla Tour Eiffel)

Acheio: «Vi stiamo aspettando da venti minuti…che razza di inseguimento è quello in cui voi arrivate in ritardo?»

Ipsen: «Non lo so…un insegui mentre?»

Acheio (al telefono): «No, dottoressa, davvero, devo vederla presto, quegli attacchi di ansia stanno ritornando! E’ sì! E’ sì che m’ha fatto una battuta! Va bene, va bene per lunedì allora…grazie…grazie…arrivederci…»

Scrittore: «Ti sei scopato la mia ragazza»

Ipotenusa: «Ex. Ex! Te lo incido con le chiavi sulla fronte»

Lucifer Valentine: «Cos’è che hai fatto tu?!»

Ipsen: «Cos’è che ha fatto lui?!»

Permalosissimo Monaco: «Ragazzi, se possiamo passare all’azione, io domani mattina mi sveglio presto che vado a Pamplonà»

Ipotenusa: «Ti fai inseguire dai tori?»

Permalosissimo Monaco: «No, faccio uno dei tori»

Ipsen: «Sei andato a letto con Ipotenusa?! Come ti sei permesso?»

Acheio: «Come mi sono permesso?! Non sapevo fosse di tua proprietà!»

Ipsen: «Sapevi che c’era qualcosa fra me e lei!»

Acheio: «Ma non sa neppure che esisti!»

Ipsen: «Sì che lo sa, lo sai che esisto, vero Ipotenusa?»

Ipotenusa: «Scusi, ero distratta, mi dica…»

Ipsen: «Ma sono Ipsen!»

Ipotenusa: «Le dirò, questo nome mi giunge assolutamente nuovo»

Ipsen: «Il protagonista della storia, il mio titolo è su in alto a questa pagina!»

Ipotenusa: «Ahhh Ipsen, non ti avevo riconosciuto senza baffi»

Ipsen: «Ma io non ho mai avuto i baffi!»

Ipotenusa: «Hai finalmente comprato quel taglia peli per il naso?»

Ipsen: «Non posso crederci Acheio, credevo fossimo amici! Credevo ci fosse stima fra noi!»

Acheio: «Amici? Ma se ho defecato su praticamente ogni cosa che hai mangiato in mensa da quando sei qui»

Ipsen: «Sospettavo non si trattasse di una spezia araba, ero indeciso tra quello e…»

Ipotenusa: «E?»

Ipsen: «…e merda, ma ho voluto dare fiducia allo chef»

Lucifer Valentien: «Ipotenusa, credevo di piacerti!»

Ipotenusa: «E mi piaci Lucifer, mi piaci davvero. Dio solo sa se mi piaci, non riesco a muovermi che vedo qualcosa che mi fa pensare a te» (si volta vero Ipsen che sorride speranzoso, sposta lo sguardo alla Tour Eiffel) «Meglio…è stato…è stato un momento di debolezza…o come dicono i francesi di zoccolange. Non è stato niente. Solo sesso grottesco e irrilevante»

Acheio: «E-ehm!»

Ipotenusa (alzando gli occhi al cielo): «…volevo dire grottesco e scadente…»

Acheio: «Così va meglio» (abbassando la voce) «Ci siamo messi d’accordo prima sugli aggettivi sì e quelli no»

Lucifer Valentie: «Non me l’aspettavo da te Ipotenusa, è proprio vero che chi sembra cattivo non lo è mai e chi sembra candido e innocente si rivela più spietato di ogni antagonista…»

Ipotenusa: «Okay, può essere, ma adesso smettila di storcermi il braccio dietro la schiena per favore…»

Scrittore: «Ti sei scopato la mia ragazza»

Permalosissimo Monaco: «Fermi tutti! Lo vedete quel numero a destra del titolo? Abbiamo ancora tre occasioni per concludere il tutto degnamente, volete davvero finire per rovinare tutto per una stupida litigata? Per una che ha pure un problema di peli superflui che…» (parlando in acuto) «…touché…»

Ipsen (saccente, all’orecchio di Acheio): «Che in francese vuol dire: ahi le palle»

Permalosissimo Monaco: «Non posso credere che vogliate tradire le nostre aspirazioni. Non posso credere che vogliate trasformare tutto in uno special di Uomini e Donne. Non posso credere che vogliate tradire l’uomo che ci ha dato la sua assoluta e totale fiducia e…che…ora…sta…uhm..schiumando…»

Scrittore: «Ti… sei…scopato…la…mia…ragazza» (sviene in preda a spasmi muscolari)

Permalosissimo Monaco: «…amici, siate professionali, finiamo in bellezza. E a dopo questa insulsa parentesi scopo-sentimentale»

Ipotenusa: «La nullità che non c’entra niente con la trama ha ragione! Siamo venuti per fare un lavoro! Facciamolo!»

(Silenzio)

Ipotenusa: «…il lavoro…»

Ipsen: «Aaaah»

Acheio: «Eh lo dicevo io…»

Lucifer Valentine: «Sì, perché sembrava…»

Ipsen: «Ma come possiamo andare avanti senza di lui! Noi non conosciamo la trama!»

Ipotenusa: «Non hai letto il libro?»

Ipsen: «Il Diavolo Veste Prada? Ho visto il film…Non è quello in cui Keanu Reeves deve tenere l’autobus sopra le cinquanta miglia?»

Ipotenusa: «Lascia perdere, dovremmo improvvisare…tu, cerca qualcosa di rituale da metterti! Voi! In posizione! Scena della Tour Eiffel, compare il cattivo, che saresti tu Lucifer, vestito in abito cerimoniale e pronto per l’esecuzione! Pronti…via!»

(Lucifer Valentine compare vestito di piume di pavone. Prende a trascinare Ipsen su per le scale della torre)

Ipsen: «Aiuto amici! Salvatemi! Wanda Osiris vuole uccidermi!»

Ipotenusa (osservando la torre): «Non dobbiamo perderci d’animo, ma sembra dannatamente alta. E Ipsen così piccolo…»

Acheio: «Aggettivo no! Aggettivo no!»

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