martedì 14 luglio 2009

PALLE DI FUOCO E BACCHETTE D’ACCIAIO #11

(Nel cuore della notte un urlo sveglia la camerata Norris)


Ipsen: «Yaaa!»

Ipotenusa: «Ipsen! Ipsen! Che succede?!»

Ipsen: «Ho fatto di nuovo quel sogno: ero Heat Leadger…»

Ipotenusa: «E morivi?»

Ipsen: «No, facevo pessimi film. Che ci fai in giro a quest’ora nella camerata dei maschi con…un righello?»

Ipotenusa: «Controllo la lunghezza…delle tende nuove»

Ipsen: «Non ci sono tende»

Ipotenusa: «Perché ce le devo ancora mettere, caro il mio ispettore Marlowe di sta ricca ceppa»

Acheio: «Ipsen! Ipsen! Stai bene? Hai sognato di nuovo di Heat Leadger?»

Ipsen: «Sì…»

Acheio: «Cos’era sta volta?»

Ipsen: «Dieci cose che odio di te»

Acheio: «Mi dispiace…tieni, asciugati il sangue…Guarda il lato positivo, lo sai che giorno è oggi?»

Ipsen: «Il giorno in cui ci insegnano come diventare invisibili?»

Acheio: «Magari, ma lo sai che dopo tutti quegli stupri…»

Ipotenusa: «Ipsen! Questa sera ci sarà il Grande Ballo Magico!»

Ipsen: «Sto aspettando il punto che dovrebbe interessarmi»

Ipotenusa: «E’ questo il punto. Il Ballo insegna a socializzare, avvicina per la prima volta i ragazzi alle giovini fanciulle o ai centauri, i primi baci rubati, i primi tramonti guardati insieme, i timidi silenzi, le gote arrossate dall’imbarazzo…»

Ipsen: «Non ti sentooo…»

Ipotenusa: «Potrai toccare una tetta»

Ipsen: «Al ballo!...aspetta, tu sei libera?»

Ipotenusa: «Ti piacerebbe…ci vado con Materazzo il capo della squadra di Faceball»

Ipsen: «E cosa avrebbe lui più di me?»

Ipotenusa: «Un pene»

Ipsen: «Fa freddo! La stanza è piena di spifferi e ieri ho subito un incanto che lo ha trasformato in un portachiavi che…un portachiavi magico che…che…se esprimi un desiderio lui…beh! Io ci vado con Sherazade!»

Sherazade: «Che bello!»

Ipsen: «Che ci fai nella camerata degli uomini?»

Sherazade: «Esiste un’altra camerata?!»

Ipsen: «Sentite, io quasi, quasi non ci vengo…»

Acheio: «Ma non puoi perdertelo! Ci saranno tutte le più importanti band astruse e grottesche del mondo magico! Come Valeriana e i Compost, gli Apocalypta, i Bastardi del Fosso di Helm, quei tizi che suonavano nella cantina di Guerre Stellari e i Green Day»

Ipsen: «I Green Day ce li abbiamo pure noi»

Acheio: «Sì, ma i nostri suonano punk»

Ipsen: «Oh, questa non me la posso perdere…dove mi devo registrare?»


(Più tardi, in segreteria studenti)


Ipsen: «Salve vorrei iscrivermi a…è un crocefisso quello?»

Segretaria: «Qualche problema?»

Ipsen: «No, pensavo solo…credevo ci fosse una sorta di consolidato laicismo all’interno della scuola»

Segretaria: «E’ così, ma questo non ha mai impedito ad ognuno di professore liberamente la sua religione. Anche fra voi studenti, si intende. Guardi qui, Philip Wright, casata Seagal, protestante, Yo Jin Min, casata Diesel, scintoista, Isaac Melton, casata Jackman, mormone, Abdel Karim Abdallah, terrorista, e via di seguito, nel massimo rispetto delle identità culturali di ciascuno…»

Ipsen: «Quindi lei è cattolica?»

Segretaria: «No, sono cattolica magica»

Ipsen: «Prego?»

Segretaria: «Non è il cattolicesimo classico, ma il cattolicesimo rivisto dai teologi maghi, noi crediamo che Gesù altri non sia il primo mago ed egli ha diffuso l’arte della magia fra i suoi popoli attraverso quelli che solitamente vengono chiamati miracoli per poi essere ucciso da grandi masse di ebrei, coppie gay e donne appena uscite dal consultorio»

Ipsen: «Ah. Vedo che quella parte ve la siete puppata pure voi…»

Segretaria: «Quale parte?»

Ipsen: «Niente. Mi auguro solo che quella che Gesù stringe fra le mani sul crocefisso sia una bacchetta…»

Permalosissimo Bulletto: «Guarda, guarda chi si vede, Ipsen!»

Ipsen: «Non sono in vena, non oggi…lasciami in pace…»

Permalosissimo Bulletto: «Oh, il povero Ipsen ha la luna storta, e che vorresti farmi?»

Ipsen: «Io…io ti…»

Professor A. Prescindere: «Tu cosa? Sei Ipsen, giusto, della casata Norris, molto bene, dieci punti in meno, così imparerai a minacciare i miei studenti…»

Ipsen: «Ma…io…»

Professor A. Prescindere: «Facciamo venti punti in meno? Essia, venti»

Ipsen: «Lei non ha il diritto!»

Professor A. Prescindere: «Io non ho cosa?!»

Ipsen: «Dico solo…chi le da l’autorità per…»

Professor A. Prescindere: «L’autorità?! Vuoi sapere chi mi da l’autorità?! Beh la Birra del Nano ovviamente!»

Ipsen: «Eh?»

Professor A. Prescindere: «Sì! La Birra del Nano, spumata e mesciata direttamente dai nostri barbuti amici la Birra del Nano, chiara, corposa, dal gusto fresco e maltoso è ottima sia per una bevuta in compagnia che per un inciuccamento con relativa sbarattata nel bagno! La Birra del Nano!»

Ipsen: «Lei sta facendo...pubblicità?»

Professor A. Prescindere: «Dici così perché non conosci le proprietà terapeutiche e magicabulamentose della Birra del Nano! Da oggi anche light! Con meno alcool! Volete sbronzarvi come si deve, ma essere ancora abbastanza coscienti e forti per picchiare vostra moglie al ritorno dal pub? Con la Birra del Nano puoi!»

Permalosissimo Bulletto: «Costerà una fortuna!»

Professor A. Prescindere: «E invece no! La Birra del Nano è la più economica in commercio! Birra del Nano! Bambini, ragazzi, donne, uomini! Bevete la Birra del Nano! Ogni sorso che trincate son cento anni di vita! Ogni sorso che non trincate muore un puffo! Birra del Nano!»

Ipsen: «Un po’ troppo grottesco per i miei gusti, vi saluto»

Permalosissimo Bulletto: «Ah, Ipsen ha paura eh? Cos’è che ti terrorizza? Il ballo? Non hai trovato nessuno eh? D’altronde chi ti si filerebbe…»

(Il Professor A. Prescindere sogghigna malevolo)

Ipsen: «Sentite, perché non ci andate voi due al ballo che state tanto bene insieme?»

Permalosissimo Bulletto: «Ci andiamo infatti»

Ipsen: «Ah»

Permalosissimo Bulletto: «Siamo una coppia di fatto. Credevo…pensavo si capisse…insomma ci vestiamo sgargiante e giriamo sempre insieme»

Ipsen: «Pensavo che…»

Permalosissimo Bulletto: «Mano nella mano»

Ipsen: «Un segno di affetto tra…»

Permalosissimo Bulletto: «E quella volta che ci hai sorpresi nello sgabuzzino che…»

Ipsen: «Preferisco non ricordare»

Permalosissimo Bulletto: «Pensavamo che anche tu e Acheion…»

Ipsen: «No! No! Assolutamente no!...questo però spiega quel bizzarro regalo di natale…»

Permalosissimo Bulletto: «Ah, ecco che esce fuori l’omofobo»

Ipsen: «Ma no, non è quello, mi avete semplicemente colto alla sprovvista…»

Permalosissimo Bulletto: «Sì, fai anche le battutine, vivi sereno con la tua chiusura mentale sai…»

Ipsen: «Questa discussione mi sta mettendo molto a disagio»

Permalosissimo Bulletto: «Oooh, poverino, parlare con gli omosessuali lo mette a disagio!»

Ipsen: «Ma non è vero! Molti dei miei migliori amici sono omosessuali!»

Permalosissimo Bulletto: «Ad esempio?»

Ipsen: «Io…uhm…»

Stereotipente (passando in tandem con un irusto iberico): «Ciao belle gioie, vado in camping con Eduardo»

Ipsen: «Ecco! Lui per esempio!»

Permalosissimo Bulletto: «Ah dunque conosci il tuo gay e questo sistema tutto giusto?»

Ipsen: «Ma che ti dovrei dire? Che anche io sono omosessuale? Aiuterebbe a farti capire che non ho alcun tipo di pregiudizio? Va bene! Sono gay! Sono stragay! Sono il più gay di tutta la scuola, licra e dildi sono la mia passione e l’unica magia che conosco è Staffa Magica! Sono così gay che se fossi ancora un po’ più gay Elton John avrebbe di che ridire! Sono talmente omosessuale, ma talmente omosessuale che…uhm…perché siamo in sala comune?»

Permalosissimo Bulletto: «Ieri ho imparato il teletrasporto. Non potevo non approfittarne…»

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