domenica 15 febbraio 2009

PRIMO GIORNO DI LAVORO #4

Scrittore: «Ti porto a conoscere gli altri»

Ipsen: «Gli altri?»

Scrittore: «Ma sì! Ma sì! Gli altri! Che pensavi ti facevo lavorare da solo? Va bene il protagonista, ma se faccio un romanzo solo con te che monologhi sembrano i deliri di un…voglio dire…risulterebbe troppo concettuale…la critica…il pubblico…non capirebbero. Oh, ma guarda chi c’è lì!»

(Indica un tizio alto, ben messo, fronte larga e pochi capelli ricci)

Scrittore: «Ipsen, ti voglio presentare Acheio. Acheio era il protagonista del mio precedente romanzo mai pubblicato»

Ipsen: «Come mai?»

Scrittore: «Oh, l’editore ritenne la storia un plagio…»

Ipsen: «Mi dispiace…di cosa parlava?»

Scrittore: «Delle vicende di un giovane mago che entra in una scuola di magia dove vive le esperienze formanti della sua vita in un contesto fantastico. La lotta tra il bene il male. Gli incantesimi. Cose così…»

Ipsen: «Ma è praticamente identico a…»

Acheio: «Al Codice Da Vinci! Gliel’avrò ripetuto almeno cinquanta volte. Ma non ci vuole sentire»

Scrittore: «Ammetto di essermi ispirato, va bene? Però era tutta un’altra cosa»

Ipsen: «Io mi riferivo a Harry Potter. La trama è identica»

Scrittore: «Harry chi?»

Acheio: «Harry chi?»

Ipsen: «Fa niente…»

Scrittore: «Ad ogni modo, Acheio non ha funzionato come protagonista, ma ora ha la possibilità di utilizzare quel suo carattere vendicativo, ostile e competitivo per farti da spalla e brillare occasionalmente solo di luce riflessa. Molto bene. Vi lascio a fare amicizia»

Acheio: «Ipsen eh? Sai che non vedevo l’ora di conoscerti di persona?»

Ipsen: «Che gentile anche a me fa piacere…»

Acheio: «Così avrei visto in faccia chi ho sognato di affogare nel suo stesso sangue durante gli ultimi cinque anni della mia vita»

Ipsen: «…conoscerti...»

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