sabato 14 febbraio 2009

PRIMO GIORNO DI LAVORO #2

(Grande sala. Tante poltrone imbottite. Un palco di legno)


Ipsen: «Ancora provini?»

Scrittore: «Sì, sto cercando qualche altro personaggio secondario da accostarti. Devono essere individui che, pur consci di un ruolo secondario, devono riuscire a creare attorno a sé quell’aura propria dei grandi personaggi vissuti che li distingua da meri concetti legnosi o macchiette trite e ritrite»

Ipsen: «E chi cerca oggi?»

Scrittore: «L’Omosessuale Stereotipato»

Ispen: «Prego?»

Scrittore: «L’Omosessuale Stereotipato. Ce l’hanno tutti al giorno d’oggi. La letteratura sarebbe morta senza. Anche la televisione. Guarda Sex and the City. Nessuno fa più ridere senza il suo Omosessuale Stereotipato. E’ la scimmia con i piatti del nuovo millennio. Piace a tutti. Avanti il prossimo!»

Candidato: «Salve…»

Scrittore: «Ce l’ha un ventaglio?»

Candidato: «Un…?»

Scrittore: «Un ventaglio! Un ventaglio!»

Candidato: «Uhm…veramente…io…non avevo idea che...»

Scrittore: «Fuori dalle palle, non mi faccia perdere tempo…»

Candidato: «Lei è un…un tipo impossibile! E buon dio! Si faccia curare quella congiuntivite, chiunque capirebbe che il posto giusto per una camicia a scacchi e dei pantaloni borgogna è negli anni settanta! Gesù, non mi dica che quelli sono mocassini! Sembra che abbia squartato due procioni e ci abbia infilato i piedi dentro. Ah! A proposito di procioni! Sua moglie lo sa che il suo unico, mostruoso sopracciglio sta cercando di mangiarsi il marito?»

Scrittore: «Notevole. Davvero notevole. Si presenti con un ventaglio e la parte è sua.»

Candidato: «Davvero? Sarò Darcy in “Orgoglio e Pregiudizio”?»

Scrittore: «No. Sarà l’Omosessuale Stereotipato nel mio prossimo romanzo.»

Candidato: «Ma non era l’audizione per “Orgoglio e Pregiudizio”?»

Scrittore: «No»

Candidato: «Ma io non sono neppure gay»

Scrittore (alzando gli occhi al cielo): «Certo che non lo è. Ci vediamo sul set culo chiacchierino. Ricordati il ventaglio.»

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