TELEFONATA #2
Scrittore: «Ha passato il provino!»
Ipsen: «Ma non mi dica!»
Scrittore: «Ebbene sì, deve presentarsi domani qui da me in studio, devo finire altre audizioni, ma vedrà che troviamo qualcosa da farle fare nel frattempo»
Ipsen: «Sarò il protagonista del suo romanzo?»
Scrittore: «Sarà il protagonista del mio romanzo»
Ipsen: «Ma vai! Sapevo che avrebbe riconosciuto il mio talento…lo ammetta, sono la sua prima scelta?»
Scrittore: «No, avevo chiamato il capofamiglia mafioso, ma sta emigrando…»
Ipsen: «Ah, d’accordo, la seconda…»
Scrittore: «…e dopo ho chiamato quello bugiardo»
Ipsen: «Terz…»
Scrittore: «…e poi il tizio di Facebook, ah, e quello che recitava Shakespeare!»
Ipsen: «L’importante è che alla fine…»
Scrittore: «…alla fine ho chiesto a tutti i miei contatti in rubrica, ai ragazzi della palestra all’angolo, al tizio che mi innaffia le piante e alla signora che mi pulisce casa…»
Ipsen: «Poi le è venuta l’illuminazione?»
Scrittore: «…poi mi sono messo ad aprire a caso l’elenco telefonico…»
Ipsen: «Finché il destino non l’ha condotta…»
Scrittore: «…e arrivato a malincuore a lei pensavo di chiederle se conosce qualcuno»
Ipsen: «…vabbe… però s’è reso conto…»
Scrittore: «…che lei non può conoscere nessuno di vagamente interessante»
Ipsen: «Oh. Questo ridimensiona parecchio la mia esultanza»
Scrittore: «Mi passi sua madre che chiedo anche a lei…»
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