GLI IDIOTI DI SAN PIETROBURGO #5
(Amore, sesso, turpi perversioni. Basta parlare di me, la storia continua…)
Ipotenusa: «Ipsen, sarà la situazione perigliosa, sarà che stiamo per morire, sarà la tisi a parlare, ma la trovo particolarmente fascinoso all’ombra delle candele»
Ipsen: «Me ne compiaccio, benché stai guardando un’armatura vuota»
Ipotenusa:: «Ah. Non è questo il punto. Il punto è che fra pochi istanti potremmo essere morti e io voglio che lei mi stringa. Qui. Ora!»
Ipsen (abbracciandola): «Oh mia piccola, dolce, Ipotenusa, chissà, se ci fossimo conosciuti in circostanze…»
Scrittore: «Più Dostoevskij!»
Ipsen: «Ahhh! Mi hai spaventato!»
Scrittore: «Scusa»
Ipsen: «Non dovresti essere preceduto dal Portatore di Brutte Notizie?»
Scrittore: «Oggi non poteva, è venerdì, aveva pilates…Dai, dai, continua, stringila, okay, baciala, ora, sussurrale qualcosa tipico del romanticismo russo»
Ipsen: «Cosa?»
Scrittore: «Romanticismo russo…muoviti…»
Ipsen: «Uhm…Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato…»
Scrittore: «Di più…»
Ipsen: «Possibile che allora sia uscito di senno e sia stato rinchiuso, per tutto questo tempo, in un qualche manicomio? E, forse, ci sono rinchiuso anche adesso, cosicché mi è soltanto sembrato che mi sia accaduto tutto ciò e ancor oggi mi sembra soltanto»
Scrittore: «Di più!»
Ipsen: «Ehm…Mentire alla propria maniera è quasi meglio che dire una verità che appartiene ad altri; nel primo caso, tu sei una persona, ma nel secondo sei solo un pappagallo!»
Scrittore: «Di più!»
Ipsen: «È difficile giudicare la bellezza; non vi sono ancora preparato. La bellezza è un enigma.»
Scrittore: «Di più!»
Ipsen: «Фёдор Михайлович Достоевский»
Scrittore: «Troppo»
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