domenica 29 marzo 2009

GLI IDIOTI DI SAN PIETROBURGO #12


(Ipotenusa, ricattata dal comandante Acheio, promette di consegnare nelle mani dei bolscevichi lo spietato e babbeo Ivan Ipsen, in cambiò avrà salva la vita. Rientra così a palazzo con il compito di farsi seguire da Ipsen reduce da coitum interruptus con spia)


Ipotenusa (entrando piano, piano): «Comandante Ipsen!»

Ipsen: «Eragiàcosìquandosonoentrato!»

Ipotenusa: «Cosa? Che è successo qui?»

Ipsen: «Una spia. Hanno mandato una spia. Il poveretto si è…uhm…sentito male…»

Ipotenusa:«Ed è esploso? Perché dall’aspetto della stanza sembra proprio…»

Ipsen: «E’…scivolato…»

Ipotenusa:«Su che cosa?»

Ipsen: «Su un candelabro…»

Ipotenusa: «C’era un candelabro sul pavimento?»

Ipsen: «Ecché?! Una puntata di CSI?! Tu piuttosto dov’eri finita?»

Ipotenusa: «Ero nascosta in…uhm…in bagno…»

Ipsen: «Non essere sciocca. Lo sanno tutti che i bagni in Russia verranno inventati solo nel 1956 »

Ipotenusa: «Ho detto in bagno? Volevo dire in…uhm…sala da pranzo…»

Ipsen: «Ma no! Le sale da pranzo in Russia nascono solo nel 1988 a seguito della caduta dell’U.R.S.S.»

Ipotenusa: «Dici?»

Ipsen: «Sicuro! E’ noto ai più!»

Ipotenusa: «Ah bé…se è noto ai più…ero nel…giardino...?»

Ipsen: «Siiii?»

Ipotenusa: «…sul retro?»

Ipsen: «Non può essere! I giardini sul retro...»

Ipotenusa: «Senti, vaffanculo, ero lontano, via, distante, in un’altra stanza, insospettabilmente sola e innocentemente non in combutta con il nemico…»

Ipsen: «E perché non l’hai detto subito?»

Ipotenusa: «Ecco…adesso faresti la cortesia di seguirmi?»

Ipsen: «Dove?»

Ipotenusa: «Fuori, fuori dal Palazzo…»

Ipsen: «Ma non posso! Fuori non aspettano altro che acciuffarmi!»

Ipotenusa: «Acciuffarmi?»

Ipsen: «Scusa, sono sotto shock…se mi prendono, Acheio e i suoi, lo sai cosa vogliono farmi?...Lo sai cosa fanno alla gente come me persone come quelle? Domande. Centinaia di domande. E lo sai come mi si alza la pressione di fronte ai questionari…»

Ipotenusa: «Non c’è modo per cui io possa convincerti ad uscire?»

Ipsen: «Niuno!»

Ipotenusa (sospirando): «E se mi dimostrassi particolarmente disponibile…»

Ipsen: «Spiacente ho già svuotato»

Ipotenusa: «Come dici?»

Ipsen: «Dico che…non sarà certo l’abuso di te e la facile corruzione carnale che mi offri a farmi vacillare. Niente mi schioderà da questo posto. Sono un uomo, mi è aliena la volitività propria di voi femmine, qui sono e qui rimango venisse l’inferno stesso a reclamarmi…»

Ipotenusa: «Da Mediaword c’è il Mac a 999 euro…»

Ipsen: «Mettiti la giacca, io scaldo la macchina. Dai! Dai! Dai!»

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