sabato 18 aprile 2009

PROVINO ANTAGONISTA #1

(Vecchio teatro. Palco di legno)


Ipsen: «Che stai facendo?»

Scrittore: «Leggi sopra»

Ipsen: «E’ scritto “Leggi sopra”»

Scrittore: «Più sopra»

Ipsen: «E’ scritto “Che stai facendo?”»

Scrittore: «Più sopra»

Ipsen: «Ah. Come mai?»

Scrittore: «Il mio nuovo, faraonico progetto necessita di un nuovo personaggio capace di incarnare il villain, il nemico, l’avversario, l’acerrimo ricolmo di acredine!»

Ipsen: «Hai ricominciato a leggere il dizionario?»

Scrittore: «Sì! Ma non è questo il punto! Io cerco il male, signori!»

Acheio: «Credevo di essere io il cattivo!»

Scrittore: «No, no, tu sei solo la spalla che fa poco ridere. Metti in risalto la stupidità di Ipsen»

(Crolla una luce di scena in testa ad Ipsen che, con rivolo di sangue ad attraversargli la fronte, apparentemente tranquillo, si rivolge ad Acheio)
Acheio (indicandogli il volto) «Sei rosso qui»

Ipsen: «Come fai a fare tre voci diverseee?!»

Scrittore: «Visto? Spassosissimi. Ora, se non vi dispiace, ho dei provini da continuare, nessuno sembra adatto allo scopo»

Ipsen: «Guardi quello! Quello è perfetto. Scarno, magro, putrescente, con un’aria infida, malaticcia e spregevole. Sordido nell’espressione e roditore nei movimenti, guarda! Guarda le oscure profondità annebbiate di nebbie vuote nei suoi occhi senza vita! Osserva come la sua immagine non si riflette negli specchi!»

Scrittore: «Non ci sono specchi»

Ipsen: «Pure ladro!»

Scrittore: «E’ il nostro editore»

Ipsen: «Ah. Piacerissimo. Tante, tante cose, proprio…dicevo giust’ora allo Scrittore quanto la sua il carisma sembra trasudare dalla sua persona, non ho davvero potuto impedire di commentare il suo portamento così…»

Scrittore: «Lavora per il quotidiano Il Giornale…»

Ipsen (togliendo bruscamente la mano e mettendo gli indici a croce di fronte a se): «Presto un’acquasantiera, non riuscirò a trattenerlo a lungo! Nel Suo nome io ti bandisco da questo mondo! Nel Suo nome!»


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