PATTINI E DEMONI #7
(Tutti all’appartamento di Ipsen con lo scopo di scoprire ciò che si nasconde dietro a questa faccenda. E a raderlo al suolo con mega festoni e pogate pesanti!)
Ipsen: «Prego, accomodatevi nella mia umile dimora, non fate caso alla puzza, ai calzini, alle mutande sporche, ai muri sbeccati, agli orrori nascosti nel frigo, ai fori di proiettile sui muri, ai cadaveri di gatto messi ad asciugare, alle lenzuola sporche di sangue, all’acre odore di decomposizione, al pungente sentore di gas e quello è zucchero che amo dividere in striscioline»
Ipotenusa: «Presto, signor Ipsen, la segreteria»
Ipsen: «Chiamami pure Ipsen, tesoro, ormai ci conosciamo…»
Ipotenusa: «Ipsen, la segreteria per favore»
Ipsen: «Così va meglio, ora se potresti estrarre le tue unghie dal mio capezzolo potrei smetterla di parlare così acuto…»
(Accende la segreteria)
Voce alla segreteria: «Salve sono meglio di voi e non sono in casa se volete lasciare un messaggio…»
Ipsen: «Aspettate un attimo, collego questi due fili, spingo questo bottone e...ecco fatto! Posso farmi l’aererosol!»
Ipotenusa: «Potrebbe concentrarsi sulla segreteria?»
Ipsen: «Ah, scusate…»
Voce alla segreteria: «Ci sono…tre...nuovi messaggi»
Acheio: «Aveva detto di non ascoltarla da cinque anni»
Ipsen: «Appunto! Tre messaggi! E’ un record! Sentiamo un po’ che dicono…»
Voce alla segreteria: «Signor Ipsen, sono il suo medico, abbiamo brutte notizie, la malattia si sta diffondendo in maniera esponenziale e presto arriverà a…»
Ipsen: «Prossimo!»
Voce alla segreteria: «Ipsen! Noi della compa si va tutti a festeggiare con una scorpacciata di maiale giù a Tijuana! Grigliata mista per tutti! Salsicce! Porchetta! E chi c’ammazza a noi?!»
Ipsen: «Uhm…dovrò cancellare dei numeri dalla rubrica…prossimo!»
Voce alla segreteria: «Ipsen…»
Ipsen: «Papà!»
Voce alla segreteria: «Non usare quel tono con me signorino!»
Ipsen: «Scusi, padre…»
Voce alla segreteria: «Ipsen…ti devo dire una cosa importante…so che non ci parliamo da quando ti ho detto che non ero d’accordo con il tuo lavoro, che pensavo fosse troppo pericoloso. Io ti ho sempre voluto bene figlio mio e quello che ho fatto l’ho sempre fatto per il tuo bene. Sì, anche bruciare il tuo cucciolo di jack russel il giorno del tuo compleanno»
Ipsen: «Avevi detto che era combustione spontanea!»
Voce alla segreteria: «E non era combustione spontanea. In questi giorni mi sento spiato, osservato, nei momenti più disperati mi sembra di vedere volti e occhi spuntare negli angoli bui della casa. Volti orribili. Mostruosi. Con il senno di poi andare a vivere nella casa stregata del luna park non è stata una grande idea. Mi cercano, figlio mio e quando mi troveranno per me non ci sarà più scampo. E’ per questo che voglio metterti in guardia. Non posso parlare chiaramente al telefono potrebbero controllarmi, anche se quando alzo la cornetta c’è una voce che mi assicura che non è vero, non posso fidarmi. Ascolta bene, figlio mio, “E Gesù guardò i fedeli accorsi ad ascoltarlo e chiese che gli venisse portato il secchio per cagliare. Per voi il formaggio! Il formaggio di Gesù! Il meglio di tutta la Palestina! Accurrite accurrite! Indulgenza plenaria col formaggio del Messia! Dieci sesterzi il chilo, cinquanta la forma! Il meglio di tutta Gerusalmme! Colui che caglierà con me berrà il mio sangue e vivrà della mia discendenza”. Questo è quanto, spero che tu saprai riuscire dove io ho fallito, figlio mio. Ti ho sempre voluto bene, ricordalo, anche se sei un povero mongoleso dalla dubbia sessualità»
Ipotenusa: «…»
Capo della polizia: «…»
Ipsen: «Prossimo!»
Acheio: «Ehi, mentre aspettavo, mi son fatto un tè con lo zucchero a strisce, devo dire che è davvero ahesjahruahskuia!» (collassa al suolo in preda alle convulsioni)
Ipotenusa: «La frase proveniva dal Vangelo secondo Pedrosa, un vangelo apocrifo»
Capo della polizia: «E gli altri?»
Ipotenusa: «Primo Rossi, Stoner è uscito perché aveva le gomme lisce»
Acheio: «Com’è che conosce così bene la Bibbia?»
Ipotenusa: «L’amministrazione Bush ci costringeva a impararla a memoria prima di organizzare gli attentati alla nostra stessa nazione. Adesso Obama ci fa leggere Boondocks»
Ipsen: «Vangeli apocrifi eh? Non ne ho mai sentito parlare…»
Ipotenusa: «Ma se ne ha uno proprio qui…»
Ipsen: «Questo è…è…incredibile!»
Ipotenusa: «Lo so, un libro così antico…»
Ipsen: «Macché, un libro e basta! Mai avuti libri in casa mia!»
Ipotenusa: «E’ strano…è troppo pesante…sembra come se dentro ci sia qualcosa…»
Capo della polizia: «Secondo lei cos’è?»
Acheio: «Dio fa che sia l’Xbox 360»
(Apre il libro)
Acheio: «Che tristezza è solo la PsP…la butti via…»
Ipotenusa: «No! A me sembra qualcosa di molto più pericoloso!»
Acheio: «Più pericoloso della PsP?!»
Ipotenusa: «Dottor Langdon è una bomba!»
Acheio: «Non dica sciocchezze, la PsP è appena passabile come…»
Ipotenusa: «Una bomba! Una bomba! Brutto idiota!»
Acheio: «Ehi, non serve offendere se non penso che alla Sony facciano un buon lavoro…»
Ipotenusa: «Guardi qui, imbecille…c’è un timer, se non facciamo qualcosa saltiamo in aria fra…uhm…quarantasette ore…»
Acheio: «Io faccio un altro tè!»
(Contemporaneamente dall’altra parte della città, qualcuno controlla su Wikipedia…)
Lucifer Valentine: «Ah! Lo dicevo io! Due trattini sono i secondi, un trattino sono i minuti!»
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