martedì 9 giugno 2009

PALLE DI FUOCO E BACCHETTE D’ACCIAIO #1

(Ipsen è un giovane mammalucco di provincia con una caratteristica fisica inquietante. E no, non è quella che pensate voi. E’ una cicatrice. Una cicatrice a forma di rebus della settimana enigmistica (stile Brighenti). Adottato in tenera età dai suoi perfidi zii che lo costringono ad una vita di sofferenze rinchiuso in un attico di duecento metri quadri con solo sei pasti al giorno e un bidet all’anno. Il povero Ipsen guarda la sua infanzia scorrere via nelle tinte scure della sofferenza e della privazione. Ma ecco che, giunto il ventesimo anno d’età in casa arriva una misteriosa lettera trasportata incredibilmente da una nutria lercissima. La lettera proviene dall’Università degli studi di Magia ed Elettrotecnica di Hogwarts. Il nostro capisce subito qual è il suo futuro, capisce il perché si sia sempre sentito un diverso fra la folla, un emarginato, un paria sociale. Decide di iscriversi ad elettrotecnica. Dopo un morso profondo di nutria, quattro punti di sutura al polpaccio e aver trovato parcheggio all’Ikea alle cinque di sabato pomeriggio intuisce che la magia è la sua strada. Non è tutto rosa e fiori, suo zio Perfido Zio, purtroppo, ha già deciso il futuro di Ipsen destinandolo ad un lavoro sfiancante e annichilente quale l’eurodeputato. Ipsen rifiuta con decisione e si ritrova a spalare catrame sulla A3 per i successivi due mesi. Decide allora di sfoderare la sua arma segreta. La lettera inviatagli è, infatti, magica e grazie ad essa evoca il preside di Hogwarts in persona Augustus Culo Chiaccherato Sterotipente il quale, con una mossa quanto mai azzardata, si introduce ai suoi tutori esponendo le proibitive possibilità di pagamento della cospicua retta trimestrale di migliaia e migliaia di dobloni degli gnomi equivalenti ad una decina e mezzo di mutui. Ipsen si becca altri sei mesi di catrame. Ricevuta una borsa di studio per ineguagliata sfiga, l’anno successivo, può accedere ai corsi. Il Perfido Zio si dimostra vagamente contrariato e gli incendia la macchina, ecco che il nostro si vede costretto ad intraprendere il viaggio verso la sua nuova vita con il mezzo più sicuro, affidabile e puntuale di tutto il mondo magico e non. Il treno.)

Annunciatrice stazione: «Il Magico Treno proveniente da Venezia Santa Lucia per la Scuola di Magia ed Elettrotecnica di Hogwarts subirà un ritardo magico di…venti…minuti…rispetto a quanto già annunciato causa pontefice steso sui binari in protesta contro l’anima satanica di quest’opera letteraria»

Ipsen: «Madonna magica! Non ci voleva! Proprio il primo giorno! Non è che il biglietto è rimborsabile?»

Capostazione: «No, spiacente, il biglietti magici non sono rimborsabili se lo piglia magicamente nel…»

Ipsen: «Ho intuito…»

(Qualcuno si avvicina a grandi passi)

Acheio: «Ciao, anche tu aspetti il treno per la scuola di magia?»

Ipsen: «No, indosso il cappello a punta e la tunica perché sono un maniaco sessuale. Sotto non porto niente…»

Acheio: «Per l’abbondante gonorrea di Merlino! Sei spiritoso! Come ti chiam…aspetta! Quella cicatrice! Io l’ho già vista!»

Ipsen: «Ah sì?»

Acheio: «Eh sì! Sei Ribery! Che me lo fai un autografo?»

Ipsen: «Direi di no. Mi chiamo Ipsen, è il mio primo anno all’università»

Acheio: «Ipsen! Non ci posso credere! Io sono Acheion e tu…beh…sei una leggenda fra la comunità magica!»

Ipsen: « Davvero?»

Acheio: «No, mai sentito prima. Però mi sembri simpatico. Diventiamo amici per i restanti cinque anni…così, a scatola chiusa»

Ipsen: «Per me va bene. C’è qualcosa di cui mi devo preoccupare? Ahahaha…»

Acheio: «Beh…rubo, mento, gioco d’azzardo, ti tocco nel sonno, abuso degli animali, fumo, bevo, vado a donne, vado a uomini, uso la tua mail per scaricare pornografia spinta e gore estremo da internet, suono a tutto volume ogni notte e poi spacco la chitarra sui tuoi oggetti più cari, vado in overdose, mi taglio, copio e do la colpa a te, ho sparato ad un uomo a Reno solo per vederlo morire…»

Ipsen: «…ah…»

Annunciatrice stazione: «Il Magico Treno proveniente da Venezia Santa Lucia per la Scuola di Magia ed Elettrotecnica di Hogwarts subirà un ritardo magico di…quaranta…minuti…rispetto a quanto già annunciato causa sciopero personale di bordo che è come il personale ferroviario normale solo che c’hanno le mezze lune e le stelline sulle divise e credono di dover essere pagati di più»

Capostazione: «Ao’ Mandrakes, bloccate la fila»

Acheio: «Scusi, ti va se ci andiamo a prendere un bicchiere di qualcosa? Son due ore che non bevo»

Ipsen: «In effetti fa parecchio caldo»

Acheio: «Dev’essere il mio elementale del fuoco, l’ho lasciato acceso…»

Elementale del fuoco: «Io sono Thessadrian! Gran Visir del regno del fuoco!»

Acheio: «E io ho uno spruzzatore»

Elementale del fuoco: «E io mi spengo buono, buono…»

Ipsen: «Il mio famiglio non lo sopporta proprio il caldo…»

Acheio: «Che famiglio c’hai?»

Ipsen: «Ho Scrubby, l’oscuro demone della simpatia»

Scrubby (ansimando): «Rimandami all’inferno…ti prego…»

Acheio: «Non mi sembra molto simpatico»

Ipsen: «E’ scarico. Ora piglio il caricabatterie e…»

Scrubby: «No! Il caricabatterie no! Sarò buono!»

Ipsen: «E tu cos’hai?»

Acheio: «Io…beh…non è importante…»

Ipsen: «Avanti, voglio saperlo!»

Acheio: «Vedi…di famiglia sono molto povero e dunque non ho potuto permettermi granché…i migliori famigli erano già stati presi e così…»

Ipsen: «…un mattone?»

Acheio: «Un mattone magico!»

Ipsen: «E cosa avrebbe di…»

(Mattonata in faccia)

Ipsen (sputando sangue): «…magicissimo proprio…»

Annunciatrice stazione: «Il Magico Treno proveniente da Venezia Santa Lucia per la Scuola di Magia ed Elettrotecnica di Hogwarts subirà un ritardo magico di…cinquanta…minuti…rispetto a quanto già annunciato causa tempesta di meteore sulla tratta Portogruaro – San Giorgio di Nogaro con raggio dieci metri per livello incantatore, fare quindici o più su prova riflessi per dimezzare il danno»

Ipsen: «Stai fissando la mia cicatrice?»

Acheio: «Chi? Io? Ma figurati, stavo fissando le tette sgonfie di quell’orrenda là in fondo»

Signora: «Sono la sua futura professoressa di Teorie e tecniche della Maledizione su ani altrui»

Acheio: «Ho detto le tette sgonfie? Intendevo la cicatrice, la tua orrenda e deturpante cicatrice che, a guardarla meglio…sembra….un rebus?»

Ipsen: «Oche che migrano, c grassetta, ispettore chinato su sagoma col gesso, cherubino con arpa»

Acheio: «Shh! Sei pazzo?!»

Ipsen: «Perché?»

Acheio: «Hai appena pronunciato la formula magica dell’Anvedi Ke Sòla, l’anatema che uccide!

Ipsen: «L’anatema che uccide? Ma come può essere?!»

Acheio: «Si vede che sei un Andighibonghi»

Ipsen: «Oh, calmino con le parole…»

Acheio: «Ma no! Andighibonghi è il buffo e simpatico nome con cui chiamiamo coloro che non condividono le conoscenze del mondo magico. Tutti i maghi o figli di maghi che si rispettino conoscono e temono quelle parole. Non si scherza con l’Anvedi Ke Sòla!»

Ipsen (sottovoce): «So io di chi sei figlio te…»

Acheio: «Fortunatamente sei troppo babbeo e idiota per riuscire ad usarlo. Inoltre chi lo formula deve avere davvero l’intenzione di uccidere altrimenti non funziona e non mi sembra che tu sia…»

Ipsen: «Ochechemigranocgrassettaispettorechinatosusagomadi…»

Acheio: «Capito! Capito! Scusa!»

Annunciatrice stazione: «Il Magico Treno proveniente da Venezia Santa Lucia per la Scuola di Magia ed Elettrotecnica di Hogwarts è cascato in uno dei seicento inferni del confucianesimo. Sorprendentemente è riapparso in stazione con tutti i passeggeri trasformati in masse fumanti di wasabi. Previa pulizia, si invitano i signori passeggeri a prendere posto nella vettura»

Ipsen: «Finalmente! Hai sentito Scrubby, oscuro demone della simpatia? Si va alla scuola di magia!»

Scrubby: «…per me l’ossigeno è come veleno…»

Ipsen: «Questo è lo spirito!»

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