sabato 6 giugno 2009

DISSIDENZA #4

(Ufficio dello Scrittore)


Ipsen: «Devi aiutarmi»

Scrittore: «Ancora con questa storia di Ipotenusa…Ipsen, lo sai, dentro la mia testa si parla solo di lavoro, quando stacchiamo sta sera e ce ne usciamo nel mondo reale andiamo a prenderci una birra, carichiamo due travoni e…»

Ipsen: «Ma fuori di qui lei non esiste!»

Scrittore: «Ed è per questo che devi dimenticarla. Lei non esiste. Lei è il parto malato dei miei sensi di colpa nei confronti dei rapporti con le donne. Lei è tutte le donne che ho conosciuto. Anzi, lei è peggio, è me più tutte le donne che ho conosciuto. Quindi è un po’ come se ci stessi provando con me…»

(Silenzio)

Ipsen: «Fatti un po’ vedere…»

Scrittore: «Piantala! Hai una carriera avviata nel mondo come personaggio immaginario e una splendida donna trofeo…»

Ipsen: «Parli di Sherazade? Ma è solo per far ingelosire Ipotenusa! Non mi conosce davvero per quello che sono»

Scrittore: «Un idiota?»

Ipsen: «Esatto! Pensa che sia un pilota di formula uno»

Scrittore: «Un pilota?»

Ipsen: «Sì, Trulli. Crede che sia Trulli»

Scrittore: «Senti quello che ti posso dire su Ipotenusa è che ama le persone che hanno grinta, le persone originali…ecco! Lei ama le persone imprevedibili! Sii imprevedibile…»


(Venti minuti dopo. Sala riunioni)


Ipsen: «Ipotenusa, posso parlarti?»

Ipotenusa: «Ma certo, certo, non badare alla mia lingua conficcata in una bocca altrui, hai tutta la mia attenzione…»

Ipsen: «Senti, lo so che per te non sono nessuno…»

Ipotenusa: «Nessuno chi?»

Ipsen: «Io!»

Ipotenusa: «Ah. Continua…»

Ipsen: «…però, so che ti piacciono i tipi imprevedibili così…così ti ho preso questi…»

Ipotenusa: «Mettili in quel vaso»

Ipsen: «Ma non sai nemmeno cosa sono!»

Ipotenusa: «Sono fiori?»

Ipsen: «Sì»

Ipotenusa: «Ecco, bravo, mettili in quel vaso, grazie…ah, salute»

Ipsen: «Non…devo…starnutire…»

Ipotenusa: «E’ il momento di aprire la busta che ho sigillato ieri»

Ipsen: «Cosa?»

Ipotenusa: «Sì, guarda, avevo scritto “Non…devo…starnutire” e qui ci sei tu stilizzato che ti trattieni»

Ipsen: «Io…tu…perché…»

Ipotenusa: «Guarda, guarda, “io…tu…perché…”»

(I fiori si afflosciano)

Ipsen: «Non mi era mai capitato, giuro»

Ipotenusa (scettica): «Come no…»

Lucifer Valentine: «Dai, Ipsen, sparisci…»

Ipsen: «Perché hai un coltello da pane?»

Scrittore (dal microfono): «Un attimo di attenzione prego! Vi ho chiamati tutti perché ho una notizia buona e una notizia cattiva da darvi»

Folla: «Buona!»

Folla: «Cattiva!»

Folla: «Nudo!»

Scrittore: «La buona notizia è che ho consegnato “Pattini e Demoni”, la nostra ultima fatica, all’editore»

(Applausi. Giubilo)

Voce: «E la cattiva?»

Scrittore: «Non abbiamo più un editore. Signori, non vi nascondo che per proseguire il nostro lavoro dobbiamo vagliare tutte le idee possibili perciò, Dio mi perdoni, chiederò il vostro parere. Qualcuno ha qualche idea? Acheio? Omosessuale Stereotipato? Mr. Paco?»

Mr. Paco: «Yo gedda mude fucka! Mr. Paco risponde solo in presenza del suo avvocato, bro!»

Scrittore: «Sempre molto…pertinente, Mr. Paco…nessuno? Beh vista la situazione non ci resta altro che tappare qualche buco con il Mercoledì a Teat…aspettate un secondo! Portatore di Brutte Notizie! Quella cosa che mi hai detto quando ci siamo visti!»

Portatore di Brutte Notizie: «Se stavi per morire?»

Scrittore: «No!»

Portatore di Brutte Notizie: «La gonorrea?»

Scrittore: «No!»

Portatore di Brutte Notizie: «Quella faccenda delle uova di insetto nel cuore?»

Scrittore: «No! Uova di insetto?»

Portatore di Brutte Notizie: «Tranquillo. E’ un insetto piccolissimo»

Scrittore: «La cosa riguardo il Mercoledì a Teatro!»

Portatore di Brutte Notizie: «Che la sua assenza era una cicatrice perenne su tutta la letteratura del ventunesimo secolo? Stavo scherzando, il Mercoledì a Teatro fa oggettivamente schifo»

Scrittore: «Non è vero!»

Portatore di Brutte Notizie: «Sì che è vero, lo dice anche Newsweek di questo mese» (Mostra copertina di Newsweek che titola “Perché tutti amano Facebook e odiano il Mercoledì a Teatro” all’interno Steve Jobs sputa sul Mercoledì a Teatro fotografato da LaChapelle)

Scrittore: «…non importa…per quanto grottesco e distruttivo per la mia autostima che sia…importa invece la tua frase! Una cicatrice! Una cicatrice sarà la nostra salvezza! Scriverò una grande saga di racconti fantasy per ragazzi! Ambientati nel mondo della magia! Chi è con me?»

(Silenzio. Si solleva solo una mano. Con un solo dito alzato. E’ quella di Mr. Paco)

Scrittore: «…molto bene…chi vuole lo stipendio?»

(Scrosciante battimani per il nuovo, interessantissimo progetto)

Scrittore: «Siamo d’accordo. Ora mi serve solo una cicatrice»

Lucifer Valentine (rivolto ad Ipsen): «Adesso l’hai capito perché ho un coltello da pane, mister imprevedibilità?»

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