lunedì 22 giugno 2009

PALLE DI FUOCO E BACCHETTE D’ACCIAIO #5

(Ipsen si rilassa dalle fatiche scolastiche in camerata, ma presto giungono visite inaspettate. Siamo i legali della Rowling. Mi dispiace, qui è casa Favalli)


Ipsen: «Sai, credo di iniziare ad abituarmi a tutta questa faccenda della magia e delle lezioni e delle allucinazioni derivate dal troppo respirare zolfo, insomma, tutto sommato questa scuola, per quanto stressante, mi sta facendo un gran bene»

Acheion: «Stai parlando con lo specchio»

Ipsen: «…e poi la stima delle persone che mi stanno intorno»

Professor A. Prescindere: «Ti odio»

Permalosissimo Bulletto: «Fai schifo»

Specchio: «Sei pazzo»

Ipsen: «…dei miei compagni…»

Scrubby, il solare famiglio: «Sei la fonte primigena di ogni mia sofferenza»

Ipsen: «…dei miei amici…»

Ipotenusa: «Giuro che appena imparo l’incantesimo per strappare la lingua sei la prima persona che vengo a cercare»

Acheion: «Non ascoltarla, ha i nervi un po’ a fior di pelle per via del fatto che ci hanno riempito di compiti»

Ipsen: «Sei poi riuscito a trasfigurare quel topolino in cavallo bianco?»

Acheion: «Non lo so, quello che è venuto fuori s’è arrampicato fino ai tubi di aereazione ed è scomparso nitrendo. Credo gli piaccia il sangue umano…»

(La porta si spalanca)

Professoressa Inossidabile: «Ipsen, nel mio ufficio! Subito!»

Ipsen: «Ma non ho fatto niente!»

Professoressa Inossidabile: «Lo so, ho il potere di leggere nella mente altrui, ora muoviti e lei, signor Acheion, quello che sta pensando è illegale e, sotto molti aspetti, ripugnante. Buon dio…è una ragazzina…»

(Nell’ufficio della professoressa Inossidabile)

Professoressa Inossidabile: «Ipsen, ti presento Materazzo, è il capitano della squadra di Faceball della casata Norris di cui io sono responsabile»

Ipsen: «Lei è la responsabile della casata Norris?»

Professoressa Inossidabile: «Chuck era il padre del padre di mio padre»

Ipsen: «Non è…»

(La professoressa afferra una gomma e la usa per segare in due la scrivania)

Ipsen: «Ci credo»

Professoressa Inossidabile: «Norris era un grande giocatore di Faceball. Durante il campionato in cui militò la casata vinse ogni tutte le partite con uno scarto di cento punti. Giocava solo Chuck. Contro tutto il resto della scuola. Legato. Bendato. E seppellito in una bara sotto cinque metri di terra. Quello che ti chiedo è di continuare questa tradizione, tuo padre era un grande Facciatore, tu devi prendere il suo posto. Ma forse sto correndo un po’ troppo, Materazzo ti spiegherà le basi»

(Materazzo si gira e molla una testata furibonda a Ipsen che viene sbalzato contro un muro vicino)

Ipsen (lievemente scosso): «…a me tre palline, due al pistacchio e una stracciatella!»

Professoressa Inossidabile: «Sorprendente è ancora cosciente, dagliene un’altra»

Ipsen: «Non potrebbe semplicemente farmi fare una tesina o qualcosa del…»

(Seconda poderosa testata)

Ipsen: «…e Dio disse ad Abramo: Abramo vinto! Campioni del mondo! Campioni del mondo!»

Professoressa Inossidabile: «E’ sorprendente. Quelle testate avrebbero dovuto provocargli come minimo una commozione cerebrale…»

Ipsen: «Non c’è una specie di sindacato degli studenti a cui potrei rivolgermi?»

Materazzo: «Fantastico. Sembra che tu abbia le qualità di tuo padre. Anche lui era un grande Facciatore. Vieni, andiamo sul campo da gioco, ti spiego brevemente come funziona, ma prima...la prova del nove!»

(Materazzo scatta col suo collo taurino in direzione Ipsen che abilmente schiva)

Ipsen: «Ah ha! Al vecchio Ipsen la si può fare una volta, la si può fare due volte, ma alla terza…»

(Testata poderosa a sorpresa della professoressa Inossidabile)

Ipsen: «…bell’uccellin del bosco Dondela dondò Che a la campagna vola Dondela dondò Cosa l’arà portà Dondela dondò ‘na lettra sigilèda Dondela dondò...»

(Più tardi, nel parco)

Materazzo: «Questo, come puoi vedere, è il nostro campo da gioco…lì c’è la porta, avrai notato che è una soltanto, lo scopo del gioco è, ovviamente, segnare più punti possibile. Per il primo tempo una squadra attacca e l’altra difende nel secondo i ruoli si invertono. Si utilizzano queste gigantesche palle piombate che vengono lanciate in giro dalla forza di volontà dei giocatori, ecco perché solitamente nel ruolo di attaccanti scegliamo donne. La loro cocciutaggine è come il tiro di sinistro di Maradona. Per caricarle, di solito, negli spogliatoi, mettiamo in dubbio l’eterosessualità di Johnny Deep ed evidenziamo i loro culoni bassi. Le casate sono leggermente competitive fra loro e il gioco è giocato a ritmi molto alti…»

Ipsen: «Non sarà pericoloso?»

Materazzo: «No, non preoccuparti, non lo è quasi mai…per il pubblico. Per noi che giochiamo è come un bombardamento della Luftwaffe»

Ipsen: «Mi hai detto che mio padre era un Facciatore…»

Materazzo: «Ah già, i ruoli. Oltre agli attaccanti, ci sono due difensori, un portiere e un Facciatore. Tuo padre, James “Faccia Piallata” è stato uno dei più grandi Facciatori che la scuola abbia mai conosciuto…»

Ipsen: «Faccia Piall…»

Materazzo: «Ci sto arrivando. Il Facciatore ha un unico compito durante tutta la partita: prendersi più pallonate in faccia possibili»

Ipsen: «Scusa, mi ero distratto, per assurdo mi è sembrato tu avessi detto…»

Materazzo: «…che devi prenderti le biglie d’acciaio da otto chili in faccia, sì. Se un Facciatore riesce a farsi colpire dieci volte prima dello scadere del tempo, la squadra del Facciatore, indipendentemente dal punteggio, vince»

Ipsen: «E il Facciatore?»

Materazzo: «Beh, dopo il coma, festeggia con tutti gli altri»

Ipsen: «Mi sembra un tantino suicida»

Materazzo: «No, non scherziamo! Nessuno è mai morto facendo il Facciatore»

Ipsen: «Per fortuna»

Materazzo: «…nessuno che fosse identificabile comunque…il tuo scopo è farti colpire dai tuoi compagni, lo scopo degli altri, ed in particolare del Facciatore avversario, è quello di impedirti di prendere le pallonate in faccia»

Ipsen: «L’avversario è quello che mi salva la vita e i miei compagni cercano di uccidermi? Ma che razza di gioco psicopatico è questo…»

(Esplosione. Sbuffo di fumo)

Stereotipente: «Dica “Sgano”»

Ipsen: «Sgano»

Stereotipente: «Hai appena rifiutato la tua assicurazione sportiva. Godetevi la vostra pratica pericolosa anti masturbazione ossessiva!»

(Esplosione. Sbuffo di fumo)

Ipsen: «Confortante…ma si può utilizzare la magia?»

Materazzo: «Certamente, entro determinati limiti, ma tu non dovrai, il tuo scopo è solo concentrarti nel prendere più palle in faccia che puoi»

Ipsen: «Come quel video di Youporn!»

Materazzo: «Non esattamente»

Ipsen: «Come riconoscerò se qualcuno mi sta lanciando una maledizione o un sortilegio?»

Materazzo: «Se udirai sussurrare parole arcane, apparentemente incomprensibili e cantilenate in una nenia insensata, quella è un maledizione in arrivo…»

Ipsen: «Quindi se sento cantare Carmen Consoli…»

Materazzo: «…scappi a gambe levate, esatto»

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