venerdì 3 luglio 2009

PALLE DI FUOCO E BACCHETTE D’ACCIAIO #9

(Ipsen e Stereotipente vengono infine ricevuti dall’Alto concilio della Magia. Per fortuna che li ha ricevuti, altrimenti avrebbero dovuto rivolgersi all’Altro concilio della Magia, ahahaha, capita? Altro…alto…ahahah…è…è…leggete sotto)


Stereotipente: «Eccoci Ipsen, questa è la stanza delle sedute parlamentari. L’Alto concilio Magico la presiede. Esso fu creato in un’epoca remota, era un periodo di orrore e sofferenze, di privazione, di umiliazione, di oblio…ma tu sei giovane e non puoi capire»

Ipsen: «Così mi insulta preside! Io ho vissuto una vita da emarginato nel mio mondo e così la vivo in quello magico, sempre in bilico fra vita e morte, io posso capire la sofferenza, la posso capire bene…»

(Silenzio)

Stereotipente: «L’hai visto “Scrivilo sui Muri?»

Ipsen: «Cosa?»

Stereotipente: «Il film con la Capotondi»

Ipsen: «No»

Stereotipente: «Allora vedi che non puoi capire…»

Ipsen: «Cosa sono quei dipinti alle pareti?»

Stereotipente: «Oh, li hai notati. Rappresentano i quattro grandi maghi del passato, coloro che fondarono la scuola di magia ed elettrotecnica di Hogwarts. Lì c’è Vin Diesel che piega la cisterna di un’autobotte con la nuca, lì invece c’è Steven Seagal che sfregia un demone con un colpo di codino, ed ecco Norris, che riposiziona l’asse terrestre semplicemente battendo i piedi a tempo di musica. Ed infine Hugh Jackman che recita degnamente un copione valido»

Ipsen: «Incredibile!»

Stereotipente: «Lo so, pensiamo sia un falso»

Banditore: «Che sia fatto silenzio! Dichiaro aperta la seduta odierna del consiglio del giudizio magico e assolutamente arbitrario e facilissimamente corruttibile. Presiedono in gran seduta i membri del gran consiglio al completo»

Stereotipente: «Strano…»

Ipsen: «Cosa?»

Stereotipente: «Il fatto che permettano a Faletti di scrivere ancora libri, ma non solo…anche che ci sia stata una riunione al completo di tutti i più grandi maghi del Ministero. Non è cosa di tutti i giorni. A quanto pare interessi a più persone di quanto fosse lecito aspettarsi…»

Ipsen: «Non capisco se è un complimento oppure…»

Stereotipente: «Puzzi. Puzzi, quindi pensavo non piacessi alle persone»

Ipsen: «Uso un traspirante che…»

Stereotipente: «Cambialo. Eccoli che arrivano»

Ipsen: «Sono un po’ emozionato…»

Stereotipente: «Non devi, non è un processo nei tuoi confronti, sei tu qui la vittima e tu che hai il diritto ed il dovere di appellarti a questa istituzione per chiedere giustizia e comprensione. Ora, da bravo, la testa nella gogna…testa e mani…bene così…»

Sailor Moon: «E così questo è giovane Obama di cui tutti parlano…»

Stereotipente: «No, signora, a dire il vero è Ipsen, un allievo della veneranda istituzione di Hogwarts»

Maga Magò: «Che si alzi in piedi, dunque, in segno di rispetto all’istituzione presso cui chiede consiglio!»

(Molto faticosamente e dopo numerosi tentativi Ipsen riesce a sollevare il peso della gogna e mettersi precariamente diritto)

Biea bie ba be biei ba be bi bieo ba be bi bo bieu bu ba be bi bo bu: «Come osa?! Alzarsi davanti alla commissione! Che si sieda!»

(Altrettanto faticosamente e dopo numerosi tentativi Ipsen si risiede)

Mago Silvan: «Si prostra impunemente di fronte all’arcano concilio?! Empietà!»

(Sussurrio indistinto)

Mago Zurlì: «Bestemmia largamente di fronte al concilio!»

Stereotipente: «Signore, signori, vi prego…è solo un ragazzo…un ragazzo che ha vissuto estraneo della sua natura magica fino a pochi mesi fa…»

Maga Magò: «Che palesi la sua bacchetta allora!»

(Silenzio)

Maga Magò: «Molto bene…ora che palesi la sua bacchetta magica. E si tiri su i pantaloni»

Sailor Moon: «Uhm, che strana bacchetta! Legno Ikea ed un cuore di crine di finissimo cioccolato Lindt. Esistono solamente due bacchette di questo tipo, ragazzo, ne sei cosciente?»

Ipsen: «Io…»

Stereotipente: «Il ragazzo è molto provato dagli ultimi avvenimenti, o somma Maestra Moon»

Sailor Moon: «Stereotipente! Il ragazzo è, mi auguro, dotato del dono della parola e può rispondere benissimo alle domande che gli vengono poste in questa sede»

Stereotipente: «Sì Maestra Moon, chiedo perdono…»

Sailor Moon: «Molto bene, ragazzo, sai chi è il possessore dell’altra bacchetta?»

Ipsen: «No»

Sailor Moon: «Sai per cosa è stata usata?»

Ipsen: «No»

Sailor Moon: «Sei cosciente del legame che può esistere tra i cuori delle vostre bacchette?»

Ipsen: «No»

Sailor Moon: «Capitale del Perù»

Ipsen: «Lima»

Sailor Moon: «Primo grande cronista bellico»

Ipsen: «Bill Russel»

Sailor Moon: «Il gran…di Will il Coyote»

Ipsen: «Canyon»

Sailor Moon: «Una parodia riuscita»

Ipsen: «Mimo?»

Sailor Moon: «No, dieci lettere, ho una a, una zeta…e finisce in “ione”»

Ipsen: «Guardi se ci sta imitazione»

Sailor Moon: «Imitazione. Giusto. Guardi, m’ha tentennato un po’ sulla faccenda delle bacchette…»

Ipsen: «Eh, le avevo studiate le bacchette, ma ho avuto un black out…ero un po’ agitato…»

Sailor Moon: «Non deve esserlo, le sa le cose, ha visto che le sa? Senta io le do un bel ventisei così non le roviniamo neanche la media…»

Stereotipente: «Vostre eccellenze, vi prego!»

Mago Forest: «E’ il tono con cui ci si rivolge al sacro concilio Magico?! Stereotipente! Osi interromperci proprio tu? Nessuno di noi ha un bel ricordo della tua ultima visita qui. Rimembri? Fu quando ci definisti dei bigotti retrogradi… e desti fuoco ai tuoi peti, ma soprattutto ci definisti dei bigotti retrogradi! E’ così che ci vede il preside della scuola di magia? E’ così che vede i suoi governanti? Anziani rachitici alle prese con pratiche barbare, dimenticate ed inutili?»

Stereotipente: «Vostre signorie, io…»

Maga Magò: «Uccidi la capra»

Stereotipente: «Cosa?»

Maga Magò: «Prima di poter parlare è necessario uccidere la capra. E’ la tradizione»

Stereotipente: «Io…uhm…»

Maga Magò: «Capra»

(Rumore di macelleria)

Stereotipente: «Io mi scuso pubblicamente per le mie parole»

Maga Magò: «Molto bene, Stereotipente, questa commissione accetta le tue scuse»

Stereotipente: «E a dimostra…»

Mago Zurlì: «Capra»

Stereotipente: «Ma io…»

Mago Zurlì: «Capra. Un’altra…»

(Rumore di macelleria)

Stereotipente: «A dimostrazione della fiducia che ripongo nel consiglio, oggi sono qui, con questo ragazzo, affinché voi, dall’alto della vostra saggezza sappiate indicarmi qual’è la via»

Mago Silvan: «Pesca una carta»

Stereotipente: «Io…no…io…dovrei…»

Mago Silvan: «Pesca una carta»

(Pesca una carta)

Mago Silvan: «E’ l’asso di fiori»

Stereotipente: «No…uhm…queste sono le Probabilità del Monopoli»

Mago Silvan: «Non è asso di fiori?»

Stereotipente: «No»

(Silenzio)

Mago Silvan: «E’ “le vostre cedole stanno maturando”?»

Stereotipente: «Sentite, questo ragazzo è dotato di un potere che nessuno di noi può nemmeno immaginare. Un potere che io ho notato crescere esponenzialmente con la fuga di Citammuort!»

Sailor Moon: «Non pronunci quel nome qui dentro!»

Stereotipente: «Cos’è? Vi manca coraggio? Oppure siete come gli altri stolti superstiziosi senza cervello?»

Uomo di latta: «E a me serve un cuore? Chi mi da un cuore?»

Mago di Oz: «Non adesso, uomo di latta. Sono in seduta»

Stereotipente: «Se non credete a me crederete a questo»

(Stereotipente solleva la frangia emo di Ipsen)

Maga Magò:«Per il Mago del Pulito! Quello è l’Anvedi Ke Sola!»

Mago Zurlì: «Lui è colui che lui?!»

Ipsen: «Eh?»

Sailor Moon: «E’ costui colui che lui?»

Ipsen: «…sì?»

(Stupore generale)

Stereotipente: «Io credo, signori, che Ipsen qui presente abbia un legame magico con Colui Che Non Deve Essere Processato. Mi spingerei ad azzardare che Colui Che Non Deve Essere Processato, se solo lo volesse, potrebbe guardare attraverso gli occhi di questo ragazzo!»

Mago Zurlì: «E’ un pazzo!»

Maga Magò: «Un fanatico!»

Mago Silvan: «E’ stregoneria!»

(Silenzio)

Mago Silvan (imbarazzato): «Volevo dire ingegneria…è ingegneria!»

Stereotipente: «Nient’affatto signori, ma ciò è quello in cui credo. E ciò in cui credo ha già salvato una volta il mondo magico dal collasso, chiedo, quest’oggi la vostra fiducia»

Maga Magò: «Non ti sentoooo…»

(Rumore di macelleria)

Stereotipente: «Chiedo quest’oggi la vostra fiducia!»

Sailor Moon: «Stereotipente, sei certo di ciò che affermi? Pensi davvero che Colui Che Non Deve Essere Processato possa vedere attraverso gli occhi del ragazzo?»

Stereotipente: «Ne sono certo, o arcano consiglio» (rivolto ad Ipsen) «Mi dispiace di non avertene parlato prima. Sei preoccupato?»

Ipsen: «Non proprio, però farsi la doccia da oggi in poi non sarà più la stessa cosa…»

Sailor Moon: «Molto bene, dopo una rapida consultazione il consiglio delibera una necessaria protezione nei confronti di questo povero ragazzo. Speriamo solo di essere ancora in tempo, la sua connessione con l’oscurità già si manifesta negli orribili tratti demoniaci che sta assumendo il suo viso…»

Ipsen (indignato): «Un brufolo! Uno! Fossero venti…»

Sailor Moon: «Ti verrà affiancato un Carambar, la più alta guardia magica. Egli avrà lo scopo non solo di proteggerti, ma di confortarti, di aiutarti, di supportarti e di tenerti sempre in uno stato d’animo positivo. La felicità e la serenità sono gli unici modi per combattere i terribili attacchi mentali del male! Saluta la tua nuova guardia del corpo, il signor Lovecraft»

H.P. Lovecraft: «Nel buio ci sono cose. Cose che mi sussurrano aberrazioni. Le sussurreranno presto anche a te. Ooooh sììì…oooh…sììì…puoi sentirlo oltre i bordi della retina? Puoi sentirlo? Il suono del flauto della capra dai mille piccoli! La capra dai mille piccoli!»

Ipsen: «Non potreste semplicemente darmi dello spray al peperoncino?»


(Contemporaneamente al castello di Arcoron, quartier generale di Lord Chitammuort)


Pitone Nero (torturando una vittima): «Perché non muori?! Perché?!»

Lucifer Valentine: «Perché non sei ancora capace di padroneggiare l’Anvedi Ke Sola o mio patetico amico…l’Anvedi Ke Sola è la più potente della magie mortali. Morte istantanea. Senza ritorno e senza fuga. Ma bisogna volerlo. Bisogna che il proprio cuori trabocchi di odio e pazzia e la propria mente di gelida indifferenza nei confronti della vita altrui. Senza questi requisiti è impossibile portare a buon fine l’Anvedi Ke Sola. O.J. mostraglielo di nuovo…»

O.J. Simpson: «Ancora?!»

Nessun commento:

Posta un commento